I nuovi manager specificano che non possono intraprendere azioni di
responsabilità verso la vecchia dirigenza, opzione aperta per i
commissari nell'ambito della liquidazione dei vecchi istituti. "Al
lavoro per famiglie e territori"
MILANO - Le Nuove banche (Etruria, Carife, Marche e CariChieti) nate a seguito del decreto del governo del 22 novembre
scorso sono al riparo dalle rivendicazioni di azionisti e
obbligazionisti subordinati delle vecchie istituzioni, ora poste in
liquidazione coatta amministrativa dal Tesoro su indicazione di
Bankitalia. Lo precisano le quattro banche risanate e sgravate dei
crediti in sofferenza, in una nota che aggiunge altresì come il nuovo
management (con Roberto Nicastro presidente unico dei quattro istituti)
non possa dar corso ad azioni di responsabilità verso la vecchia
dirigenza, sulla quale stanno cercando di far luce anche alcune indagini giudiziarie.
Eventuali azioni di responsabilità, infatti, sono in capo ai commissari
che hanno avviato la procedura di liquidazione, si chiarisce oggi
precisando quel che fino a pochi giorni fa era ancora vago (non a caso, l'ad di Banca Etruria aveva detto di voler andare fino in fondo, anche con simili azioni).
Nella nota odierna si spiega poi che i consigli di amministrazione delle
quattro banche si sono messi al lavoro e "concentrati sulle delibere
interne necessarie ad accelerare la piena operatività delle 'Good Bank'"
ponendo "massima attenzione sulle famiglie e sulle piccole imprese,
promuovendo l'azione sui territori di tradizionale insediamento e
facendo piena leva sull'eccellente solidità patrimoniale (oltre 1,800
miliardi di euro) di cui le nuove banche dispongono". Un chiaro
messaggio per cercare di tamponare la minaccia di ritiro di c/c e
investimenti da parte dei clienti scottati dall'azzeramento dei loro
risparmi, che si sono riuniti nel gruppo delle Vittime del salva banche e
chiedono un pieno ristoro del loro investimento, giudicando del tutto
inadeguata la soluzione del governo di avviare arbitrati individuali e
risarcire con un Fondo da massimi 100 milioni di euro.
I cda hanno inoltre accolto "con soddisfazione" i recentissimi rinnovi
delle tesorerie del Comune di Pesaro e del Comune e della Provincia di
Ferrara. In linea con lo status di nuove banche, spiega la nota, "si è
poi avviato totale supporto e collaborazione: al Fondo per i
risparmiatori in via di istituzione; alle Autorità inquirenti e di
vigilanza per le indagini e approfondimenti relativi all'operato delle
vecchie banche, nonchè ai commissari speciali delle vecchie banche per
le azioni di
responsabilità a essi spettanti". I consigli di amministrazione hanno,
infine, voluto esprimere "profonda riconoscenza ai 6.000 dipendenti
delle nuove banche per l'energia e la passione profusi verso l'azienda e
verso la clientela in questa impegnativa fase di avvio".
rassegna stampa. la repubblica 24 dicembre 2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/12/24/news/nuove_banche_salvate_al_riparo_da_azionisti_e_obbligazionisti-130099973/
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UN LABORATORIO DI PENSIERO E RIFLESSIONE FATTO DAI LAVORATORI:
il diario della crisi
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