Da un'analisi sui dati delle nuove assunzioni da parte dell'ufficio
studi del sindacato dei lavoratori, emerge che nel terzo trimestre 2015
l'incremento dei posti lavoro è stato di lieve entità, mentre è cambiata
la tipologia dei contratti
MILANO - Con 2.500.584
avviamenti al lavoro il terzo trimestre del 2015 (luglio, agosto e
settembre) segnala che, rispetto allo stesso periodo del 2014, non vi è
stata alcuna sostanziale crescita (solo 593 contratti in più). Cambia
invece - fa notare Guglielmo Loy, Segretario Confederale UIL - la
composizione di "come" le aziende assumono: cresce il tempo
indeterminato con 493.927 (+21,2%) contratti attivati, che assorbe in
parte l'apprendistato (-14.969) e crollano del 45,2 % le collaborazioni
(solo 85.925 avviamenti) mentre "tiene", ancora, il contratto a termine
(+4.778) che con 1.750.106 avviamenti, sempre nel trimestre, rimane -
sottolinea Guglielmo Loy- naturalmente la tipologia più utilizzata (70%)
e che non sembra ridimensionarsi quantitativamente. Preoccupa, in linea
generale, la continua erosione del lavoro "femminile" che cala di
36.833 contratti (-3,1%) anche in quadro di sostanziale stagnazione. Una
"tenuta" certificata anche dal numero delle cessazioni che con
2.394.264 contratti terminati segnala un modesto -3,4 % sullo stesso
periodo del 2014.
"Dati non confortanti ed in linea con la bassa crescita della ricchezza
prodotta. Ancora più preoccupante - conclude Guglielmo Loy - è il
confronto con il 2014 in quanto questo è l'anno dei generosi (e
generalizzati) incentivi previsti dalla legge di stabilità del 2015.
Infatti se si incrociano questi dati del Ministero (comunicazioni
obbligatorie ) dei tre mesi in esame con quelli dell'Inps emerge che,
sempre nello stesso terzo trimestre, sono stati 261.655 i contratti
incentivati ( circa il 50% di tutti gli avviamenti a tempo interminato)
di cui 62.677 per le trasformazioni (da tempo determinato e/o
collaborazioni).
Se si considera quanto siano costati alla collettività questi incentivi
(quasi 2 miliardi nel 2015,oltre 3 negli anni successivi) non si può
non sottolineare come solo con vere e durature politiche di crescita si
potrà favorire maggiore e buona occupazione".
rassegna stampa: la repubblica 26 dicembre 2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/12/26/news/lavoro_la_uil_lancia_l_allarme_il_lavoro_non_cresce_-130201243/?ref=HREC1-19
@GORA' :
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UN LABORATORIO DI PENSIERO E RIFLESSIONE FATTO DAI LAVORATORI:
il diario della crisi
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