Quest'anno le famiglie della Gran Bretagna hanno speso 40 miliardi in
più di quanto guadagnato. Così il debito cresce: ormai si può calcolare
intorno alle 1.500 sterline a nucleo
LONDRA - Il Regno Unito a
rischio default per colpa delle famiglie che spendono ormai più di quel
che possono permettersi. Anzi, molto di più se è vero che la cifra
ammonta, solo per quest'anno, a un indebitamento pari a 40 miliardi di
sterline: soldi spesi, ma che non hanno guadagnato. L'allarme, riportato
dall'Independent, arriva dall'Office for Budget
responsability, un think tank economico che analizza le casse dello
Stato e svluppa proiezioni a lungo termine sulla situazione monetaria
del Paese.
Ebbene, i conti di fine anno dell'Obr sono tutt'altro che incoraggianti e
alimentano i timori che la crescita economica del Paese sia legata
all'impennata del debito. Un castello di carte, dunque, che potrebbe
facilmente crollare, mandando la Gran Bretagna gambe all'aria. Per
evitarlo, suggerisce l'organo, servirebbe una stretta creditizia simile a
quella che nel 2008, causata anche allora dall'eccessivo indebitamento
delle famiglie. In quei tempi i conti erano in nero, cioè in attivo, con
un surplus pari a 70 miliardi di sterline. Sulla scia del crollo
finanziario, la reazione fu però quella di frenare i consumi e
risparmiare. Ora però, secondo l'Obr, un eccesso d'ottimismo ha portato
ad affrontare spese folli in tutto il Paese e il credito familiare si è
sinistramente mutato in un profondo rosso.
Come si è arrivati fin qui, lo spiega al quotidiano britannico la
deputata britannica Seema Malhotra, segretario al tesoro nel governo
ombra di Corbyn: "Il ministro delle finanze Osborne conta sulle spese
delle famiglie britanniche, che indebitandosi gli permettono di
raggiungere i suoi obiettivi di crescita. Un comportamento a rischio che
danneggia, piuttosto che aiutare le famiglie britanniche. Il rischio
che milioni di famiglie si trovino a breve ad affrontare gravi
difficoltà dettate dai tassi di interesse che cominciano a salire è più
che reale". Le fa eco l'ex segretario al Bilancio, Sir Vince Cable, che
all'Independent dichiara: "Siamo in bilico su un tapis roulant:
la crescita è sostenuta da prestiti personali. Di fatto, un magazzino
gonfiato. Stiamo cioè tornando a forme infelici e screditate di falsa
crescita economica".
Così, mentre il debito cresce, e ormai si può calcolare intorno alle
1.500 sterline a famiglia (più di 2mila euro al cambio attuale), il
ministro Osborne si vanta di una crescita che gli ha permesso di
tagliare i crediti di imposta e potenziare il servizio di polizia. I
conti parlano chiaro: gli inglesi erano riusciti a risparmiare 68
miliardi di sterline rispetto a quel che guadagnavano nel biennio
2009-2010. Risparmi rapidamente assotigliatisi, che già nel 2012-13
ammontavano a un risparmio di "appena" 29 miliardi. L'anno dopo è
iniziato il rosso: 12 miliardi in meno nel 2013-14, 29,4 nel 2014 e ora
la previsione è appunto di 40 miliardi. Mentre le persone che non
riescono a rientrare dalle spese fatte con carta di credito a oggi sono
già 133mila. "Per carità", spiega la deputata anglo indiana Malhotra,
"le famiglie hanno certo bisogno di credito: ma questo deve essere
bilanciato con maggiori prospettive lavorative e di rafforzamento
dell'economia". Prospettive che sembrano mancare a un governo dove
almeno la metà dei ministri sembra guardare con sempre più
simpatia al Brexit come soluzione di ogni problema. E intanto il Tesoro
nega i numeri: "L'economia si sta riprendendo e la fiducia sta
tornando" ha spiegato un suo portavoce. I rischi al sistema finanziario
saranno rapidamente identificati, monitorati e affrontati
efficacemente".
rassegna stampa: la repubblica: 23 dicembre 2015 - di Anna Lombardi
http://www.repubblica.it/economia/2015/12/23/news/gran_bretagna_debiti-130034327/
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