MILANO - Più trasparenza e - probabilmente - più motivi d'imbarazzo. Soprattutto ora che le differenze salariali e le crescenti disuguaglianze tra il 99% della popolazione e il restante 1% sono diventati tema di stretta attualità. Un fenomeno cui gli Stati Uniti cercano di porre in qualche modo un freno: d'ora in poi, infatti, le aziende americane saranno tenute a comunicare al mercato la differenza tra il salario del loro amministratore delegato e quello del dipendente medio.
Lo stabilisce una nuova norma destinata a far discutere a lungo, soprattutto in vista dell'interminabile campagna elettorale americana che ha messo il tema della disuguaglianza al centro del dibattito. Con tre voti a favore e due contro (di matrice repubblicana), la Sec, Securities and Exchange Commission - l'equivalente della Consob italiana - ha deciso di adottare una regola che adessa sarà applicata a tutti i gruppi quotati in Borsa. Prevista già dalla riforma finanziaria Dodd-Frank del 2010, la norma è appoggiata da sindacati e da democratici preoccupati delle crescenti inuguaglianze nella società.
Dal manager che guadagna 800 volte lo stipendio dei suoi dipendenti, a quello che arriva oltre le duemila volte
Job Pricing. Il tuo stipendio è giusto?
Mary Jo White, presidente della Sec, ha dichiarato che la norma "fornirà agli azionisti informazioni addizionali che potranno usare nella loro analisi delle pratiche relative ai compensi degli executive di un gruppo, un'area importante della corporate governance". Secondo i più critici, tuttavia, gli azionisti non sono affatto interessati a scoprire la differenza di retribuzione tra l'amministratore delegato e il dipendente medio.