Indagine Mediobanca sul lungo periodo: l'occupazione ha sofferto molto e
non ha ancora recuperato i livelli pre-crisi, del 2008. Ma le medie
imprese hanno reagito meglio, come forza lavoro ma anche come fatturato,
cresciuto nel 2014 del 3,4% in più rispetto ad allora. La "ritirata"
delle banche, sostituite dai bond
MILANO - L'industria
italiana paga ancora il conto della crisi, rispetto ai livelli del 2008,
ma si vedono i primi segnali di ripresa e qualche spunto positivo,
anche se non per tutti. A pagare di più gli anni difficili è stata
l'occupazione, che dal 2008 a fine 2014 ha perso l'8,5% degli addetti
tra gli operai e il 2% tra i colletti bianchi.
Dati Cumulativi di 2055 imprese, Anno 2015. Variazione % degli organici, 2014-2008
La fotografia è stata scattata dell’Ufficio Studi di Mediobanca, che ha
preso in considerazione 2055 società italiane industriale e terziarie di
grandi e media dimensione, nel decennio 2005-2014. Fanno parte del
campione tutte le imprese con più di 500 dipendenti e circa 20% di
quelle di medie dimensioni (da 50 a 499 addetti). Complessivamente, il
campione rappresenta il 50% del fatturato industriale e manifatturiero
italiano e il 35% di quello dei trasporti e Gdo.
Partendo dall’occupazione, il bilancio non è positivo: il dato
complessivo del 2014 è sotto dell’8,5 rispetto all’inizio della crisi,
ma c’è chi fa peggio (il settore manifatturiero, che perde il 12,3% di
tute blue) mentre le imprese di maggiori dimensioni “limitano” il calo
al 10,2%. Però qualcuno resiste meglio: le medie imprese, ad esempio,
perdono “solo” l’1,4% dell’occupazione, e registrano un incremento del
6,6% dei colletti bianchi. Solo il terziario registra una crescita dei
dipendenti tra le tute blue (+10,2%).
Guardando la situazione dal punto di vista del giro d’affari, sono
ancora le medie imprese a segnare un punto a loro favore, con una
variazione positiva del fatturato 2014-2008 del 3,4% mentre le
medio-grandi cedono il 5,4% e il totale il 4,3%. Peggio di tutti hanno
fatto le aziende a controllo estero, meno 7,3%.
Dati Cumulativi di 2055 imprese, Anno 2015
Sotto il profilo della redditività, nell’arco di tempo 2014-2007 il
margine operativo netto si è ridotto di un quarto (-25,5%) con un picco
di -45,7% per le imprese maggiori e una ripresa quasi totale delle medie
imprese (-0,7%). Tuttavia l’ultimo anno ha segnato un netto
miglioramento del quadro: +2,5% rispetto al 2013, con le imprese
medio-grandi che avanzano del 21,3% e quelle pubbliche che guadagnano il
23,8% (ma +4% senza considerare l’Eni).
Infine da registrare la ritirata delle banche dal mondo industriale: il
debito finanziario delle 2055 imprese considerate è calato tra il 2012 e
il 2014 di 11,2 miliardi ma quelli bancari in particolare sono
diminuiti di ben 15,8 miliardi e ormai rappresentano il 29,1% del debito
(erano il 37,1 nel 2005). Nell’ultimo biennio le imprese si sono
finanziate in forme alternative, soprattutto obbligazioni (9,7 miliardi
in più).
rassegna stampa: la Repubblica -
di VITTORIA PULEDDA 10 agosto 2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/08/10/news/industria_chi_ha_pagato_la_crisi-120756204/
@GORA' :
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UN LABORATORIO DI PENSIERO E RIFLESSIONE FATTO DAI LAVORATORI:
il diario della crisi
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