MILANO - Più depositi e meno prestiti. A giugno non cambia la dinamica del risparmio degli italiani che ancora non vedono l'uscita dal tunnel della crisi. Come detto il tasso di crescita sui dodici mesi dei depositi del settore privato è stato pari al 3,8% (3,7% a maggio), mentre la raccolta obbligazionaria, includendo le obbligazioni detenute dal sistema bancario, è diminuita del 18,3% su base annua (-18,1% nel mese precedente). Lo rileva la Banca d'Italia nella nota sulle principali voci dei bilanci bancari.
L'altro lato della medaglia la contrazione dei prestiti su base annua: "A giugno - scrive Banca d'Italia - i prestiti al settore privato corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua dell'1 % (-1,2 per cento a maggio)". E ancora: "I prestiti alle famiglie sono aumentati dello 0,1% sui dodici mesi (nel mese precedente si erano contratti dello 0,1%); quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, dell'1,6% (-1,9% a maggio)". Stabile al 14,7% il tasso di crescita sui 12 mesi delle sofferenze.
In aumento "i tassi d'interesse, comprensivi delle spese accessorie, sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l'acquisto di abitazioni" che sono stati pari al "3,01% (2,91 nel mese precedente); quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono stati pari all'8,13% (8,40% a maggio). I tassi d'interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1
rassegna stampa: la Repubblica 11 agosto 2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/08/11/news/bankitalia_prestiti-120790234/