Depositato un discusso brevetto: potranno essere in vendita informazioni personali finanziarie
dall' inviato DANIELE MASTROGIACOMO
PARIGI - Facebook potrebbe presto diventare
anche il nostro giudice finanziario. Un brevetto depositato il 4 agosto
scorso negli Stati Uniti autorizzerebbe il social network a raccogliere
tutte le informazioni personali e quelle dei nostri amici e di rigirarle, dietro pagamento, a chiunque ne faccia richiesta. Informazioni
di carattere finanziario, soprattutto, che consente a banche, istituti,
società di credito di capire se siamo "affidabili".
Non è un segreto. Da anni sono sorti molti siti specializzati nel campo.
Ma, come osserva"Libération", la novità è un'altra: forse più grave.
Perché subdola e ambigua. La raccolta delle informazioni viene spacciata
come pubblicità a pagamento. Molti potrebbero pensare ad una forma di
promozione personale sulle nostre qualità e attitudini professionali. Ma
secondo le regole contenute nel brevetto lo scopo è chiaramente legato
ai nostri comportamenti finanziari: quanti debiti contraiamo, se li
saldiamo, se siamo stati protestati, se abbiamo acceso mutui, se siamo
in regola con le rate. Non solo noi. I nostri amici, con i loro
comportamenti, offriranno un quadro molto più ampio e in base alle loro
caratteristiche di affidabilità potremmo vederci rifiutare o accettare
un prestito.
Il testo è contenuto in un brevetto creato nel 2010 quando venne
acquisito uno dei social più antichi della rete, Friendster. Il sito
SmartUpLegal è stato il primo a sottolineare la capziosità del
contratto, le sue incongruenze e i rischi effettivi di violare la nostra
privacy, condizionandola tra l'altro al comportamento dei nostri amici
di cui non siamo certo responsabili. Misurare la propria affidabilità
finanziaria sulla base dello "storico" di centinaia se non migliaia di
fans non è proprio il mezzo più obiettivo e razionale. Sottolinea il
sito: "Se un individuo chiede un prestito, il creditore esamina i
passati custoditi nelle pagine dei membri che hanno aderito alla sua
pagina sulla base di una clausola a cui si aderisce sottoscrivendo un
contratto di promozione pubblicitaria. Se la media dei comportamenti
creditizi raggiunge il minimo allora il creditore decide di esaminare
più nel dettaglio la richiesta. Se la media è sotto la soglia la domanda
è respinta".
Le banche e gli istituti finanziari hanno canali ben più ampi e diretti
per controllare la nostra affidabilità. Esiste la centrale rischi, il
circuito interbancario, la black list dove si viene subito segnalati in
caso di insolvenza o mancato pagamento delle rate di un prestito. Ma il
brevetto comprato da Facebook potrebbe servire a piccole società di
credito o singoli che prestano denaro per capire chi è in grado di
pagare. Se poi è la prima volta che chiedi un prestito e su di te non
ci sono precedenti utili, saranno gli amici e le loro storie personali a
decidere se la tua pratica va in porto. Un invito alla diffidenza:
persino sulla storia finanziaria chi ti chiede amicizia su Facebook.
rassegna stampa: la Repubblica 9 agosto 2015
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