"Mio marito era preoccupato, ma non si sarebbe mai suicidato". Lo ha detto Antonella Tognazzi, moglie di David Rossi, il responsabile della comunicazione di Mps deceduto il 6 marzo 2013 dopo essere caduto dalla finestra del suo ufficio. "E ora voglio i nomi degli assassini", ha detto la vedova. Le indagini su quella morte sono state riaperte.
Caso David Rossi, la moglie: "Mio marito era preoccupato ma non si sarebbe mai suicidato"
"Non capiva cosa la finanza o i magistrati avessero da chiedere a lui", ha risposto la signora ai giornalisti che le chiedevano se il marito fosse entrato in ansia per le perquisizioni ordinate all'epoca. "Era preoccupato e sicuramente pressato dalla situazione lavorativa, la banca non attraversava certamente un bel periodo", ha spiegato la vedova. "Mio marito non aveva nulla da dire in Procura, ne sono certa, ma evidentemente qualcuno con la coscienza poco pulita ha avuto un momento di panico", ha risposto ai cronisti a proposito di presunte rivelazioni che Rossi avrebbe voluto fare. Sulla riapertura delle indagini sulla morte di Rossi, decisa ieri dal procuratore della Repubblica di Siena, Tognazzi ha detto "è una magra consolazione ma è motivo di soddisfazione anche per chi con me ha seguito questa vicenda".
Il corpo di Davide Rossi rimase per più di un'ora a terra senza che nessuno lo vedesse, e questo anche a causa del fatto che alcuni mezzi erano parcheggiati in quel vicolo e presumibilmente anche all'ingresso: questo avrebbe impedito di fatto la vista dell'uomo, ha detto il perito Luca Scarselli che ha parlato anche di una "attività all'inizio del vicolo, c'erano delle persone". Una in particolare emerge dal filmato cinque minuti dopo la caduta di Rossi, quando ancora l'uomo era vivo (il giornalista respirò per 22 minuti dopo la caduta) "ma scompare dopo mezzo secondo, presumibilmente entrando nel portone dietro al furgoncino parcheggiato". Certo è che "quando il corpo viene trovato, il mezzo non si vede più e il filmato, che dura dalle 19,59 alle 21,04, si interrompe pochi minuti prima che arrivino i soccorsi, che ad oggi non si sa da chi siano stati chiamati". "Credo che un fatto del genere non possa essere avvenuto senza che nessuno abbia udito alcun rumore", ha concluso il perito, il quale ha precisato che il filmato è stato "estratto in un formato che non è quello che ci è stato consegnato".
Caso David Rossi, il legale: "Ecco perché la Procura ha riaperto l'inchiesta"
Il caso era stato archiviato come un suicidio. Rossi morì dopo essere caduto dalla finestra del suo ufficio a Rocca Salimbeni, Palazzo Sansedoni. In una breve nota la procura conferma ora che il 6 novembre scorso è stata depositata richiesta di riapertura delle indagini presentata, a mezzo del proprio difensore, da Antonella Tognazzi, la vedova di Rossi. Secondo quanto spiegato dalla procura senese, a spingere verso nuove indagini sono "gli aspetti segnalati nell'istanza di riapertura, corredata da consulenze di parte sui punti per i quali viene proposta la necessità di approfondimento". Aspetti, spiega la nota della procura, che "sono stati oggetto di valutazione", e che hanno portato alla "decisione di procedere alla riapertura dell'indagine sui temi di prova evidenziati". Stando alla tesi dell'avvocato della vedova Rossi Luca Goracci, l'ex responsabile della comunicazione Mps sarebbe stato ucciso da "almeno due persone". Sulla base di questa tesi sostenuta da tre nuove perizie il legale ha presentato il 6 novembre scorso in tribunale a Siena la richiesta di riapertura del caso, inizialmente archiviato come suicidio, ed oggi accolta dal procuratore Salvatore Vitello.
rassegna stampa: la Repubblica 17 novembre2015