I dati del bollettino Abi: il tasso medio sui nuovi finanziamenti per la
casa è sceso ancora al 2,66%. Sofferenze ancora in crescita, quelle
lorde pesano per oltre il 10% dell'erogato totale
MILANO - L'Abi annuncia
nuovi segnali di miglioramento per l'erogazione di prestiti bancari,
anche se l'andamento resta in terreno leggermente negativo: "A
settembre, il totale di finanziamenti in essere a famiglie e imprese ha
presentato una variazione prossima allo zero (-0,2%) nei confronti di
settembre 2014", dice il rapporto di ottobre. Una posizione che viene
rafforzata dal rapporto della Bce sul clima presso le banche, secondo il
quale l'Italia ha registrato nel terzo trimestre il miglioramento più
alto, fra i maggiori Paesi dell'Eurozona, delle condizioni a cui i
prestiti sono offerti. Per il documento di Francoforte, le banche che
hanno allentato gli standard creditizi rispetto a quelle che hanno dato
una stretta sono state il 38% in più nel caso del credito alle imprese e
il 25% in più per le famiglie. Migliora anche la domanda di prestiti,
con una "domanda netta" positiva del 38% sia per le famiglie che per le
imprese.
L'Associazione delle banche italiane sottolinea invece che i
finanziamenti alle imprese hanno segnato nei primi otto mesi del 2015 un
incremento di circa il +15,9% sul corrispondente periodo dell'anno
precedente (gennaio-agosto 2014). "Per le nuove erogazioni di mutui per
l'acquisto di immobili, sempre nello stesso periodo, si è registrato un
incremento annuo del +86,1% rispetto al medesimo arco temporale dello
scorso anno. L'incidenza delle surroghe sul totale dei nuovi
finanziamenti è pari, nei primi 8 mesi del 2015, a circa il 29%". Si confermano dunque i dati recentemente diffusi, che parlano di un un vero e proprio boom; dati che pure hanno fatto storcere il naso ad alcuni osservatori. Nomisma, per esempio, notava come il boom poco si sposi con la crescita del mercato della casa, che è su percentuali ben differenti.
A settembre 2015 il totale dei finanziamenti in essere a famiglie e
imprese ha presentato una variazione prossima allo zero (-0,2%) nei
confronti di settembre 2014, -0,2% anche il mese precedente e migliore
rispetto al -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco
negativo. Questo di settembre 2015 per i prestiti bancari a famiglie e
imprese è il miglior risultato da aprile 2012. Positiva a fine settembre
la variazione annua del totale prestiti all'economia (che include anche
la pubblica amministrazione), +0,3%. Dalla fine del 2007, prima
dell'inizio della crisi, ad oggi i prestiti all'economia sono passati da
1.673 a 1.825 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a
1.414 miliardi di euro.
Complice l'operatività del Quantitative easing della Bce, che
sta schiacciando gli spread, "il mese scorso i tassi di interesse sui
prestiti si sono posizionati in Italia su livelli ancora più bassi. Il
tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,34%, minimo
storico (3,37% il mese precedente; 6,18% a fine 2007). Il tasso medio
sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è attestato al
2,66% (2,81% il mese precedente; 5,72% a fine 2007). Sul totale delle
nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso. Il
tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è
collocato al 2,05%, 1,95% il mese precedente (5,48% a fine 2007)".
Da ultimo, il bollettino dell'Abi conferma la crescita della rischiosità
del credito in Italia: le sofferenze lorde (di agosto) sono ormai a un
passo da 200 miliardi di euro, con un rapporto sugli impieghi del 10,4%,
che sale al 17,3% per i piccoli operatori economici. In attesa di
sviluppi sulla bad bank, anche le sofferenze nette registrano ad agosto
2015 un aumento, passando da 84,8 miliardi di luglio a 85,9 miliardi di
agosto. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali
è risultato pari al 4,78% ad agosto 2015 dal 4,68% di luglio 2015.
Quanto alla raccolta, diminuisce, su base annua, quella a medio e lungo
termine cioè tramite obbligazioni, (a settembre 2015: -13,8%, segnando
una diminuzione su base annua in valore assoluto di 51,8 miliardi di
euro).
rassegna stampa: a Repubblica 20 ottobre 2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/10/20/news/prestiti_in_calo_dello_0_2_a_settembre_ancora_boom_di_mutui-125494139/
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