MILANO - Cala il numero di poveri nel mondo: meno di una persona su dieci, quest'anno per la prima volta, vivrà con meno di 1,9 dollari al giorno, la soglia aggiornata dalla Banca Mondiale per stare al passo col potere d'acquisto nei Paesi più poveri (la linea era 1,25 dollari al giorno nel 2005).
La notizia, in un momento critico per molte economie emergenti, è positiva. Secondo l'Istituzione internazionale, il numero delle persone che vivono in estrema povertà calerà sotto il 10% della popolazione complessiva nel 2015, per la prima volta. Il numero delle persone estremamente povere calerà dai 902 milioni (o il 12,8% della popolazione globale nel 2012) a 702 milioni (o il 9,6% della popolazione globale di quest'anno). La Banca Mondiale ha dato l'annuncio ribadendo l'obiettivo di mettere fine all'estrema povertà entro il 2030.
Il numero di poveri (sulla scala di
sinistra, in valori assoluti) rappresentanto dalle barre verticali. Il
pallino rosso indica (sulla scala di destra, in valori percentuali) il
tasso di povertà
"Le nuove stime ci aiuteranno a concentrarci sulle strategie più efficaci per mettere fine all'estrema povertà. Sarà difficile, soprattutto in un periodo di lenta crescita globale, di volatilità dei mercati finanziari, dei conflitti, dell'elevato tasso di disoccupazione fra i giovani e l'impatto del cambiamento climatico" ha spiegato il presidente della Banca Mondiale, Jim Yong Kim, sottolineando che l'obiettivo di mettere fine all'estrema povertà entro il 2030 "è a portata di mano". Una crescita economica più sostenuta, investimenti in istruzione e miglioramenti nel welfare possono aiutare a centrare l'obiettivo del 2030. La povertà resta concentrata nell'Africa sub sahariana e nel sud dell'Asia.
Jim Yong Kim ha accolto la notizia come la "migliore di questi giorni" nel mondo, sottolineando poi che "queste proiezioni ci dicono che potremmo esser la prima generazione nella storia umana che può porre fine alla povertà estrema". Nelle sue stime, la Banca mondiale sostiene che la povertà nell'Asia dell'Est e nel Pacifico scenderà al 4,1% dal 7,2% del 2012; in America Latina e Caraibi al 5,6% dal 6,2% del 2012; nell'Asia del Sud al 13,5% del 2015 dal 18,8% del 2012; nell'Africa Sub-Sahariana al 35,2% dal 42,6% del 2012.
rassegna stampa: la repubblica 6 ottobre 2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/10/06/news/banca_mondiale_poverta_-124445092/