MILANO - Dodici milioni di persone, in Europa, sono disoccupati di lunga durata: hanno perso il lavoro e ormai da un anno sono in cerca,ca, senza risultati, di nuova occupazione. Il fenomeno è molto rilevante anche in Italia. Gli ultimi approfondimenti dell'Istat sul mercato del lavoro, relativi al secondo trimestre 2015, hanno detto che "dopo l’aumento ininterrotto registrato fra il 2008 e il 2014, nel secondo trimestre prosegue la discesa della disoccupazione di lunga durata (almeno 12 mesi), al 59,5% dal 61,9% di un anno prima. Sono 1 milione 845 mila le persone coinvolte". Secondo l'Ocse, che ha rilasciato un report ad hoc nello scorso maggio, il Belpaese è il quarto dell'area per incidenza del fenomeno. Per affrontare questo problema enorme che affligge il Vecchio Continente, la Commissione europea ha proposto una serie di "orientamenti".
"Malgrado i segni di ripresa economica", dice Bruxelles, il numero di disoccupati di lunga durata "è raddoppiato tra il 2007 ed il 2014 ed è pari a circa la metà del totale dei disoccupati": sono il 5% della popolazione attiva. La Commissione riconosce che, anche di fronte a una ripresa della creazione di posti di lavoro, "per i disoccupati di lunga durata è spesso difficile riuscire a rientrare nel mercato". Non è un caso che dei 12 milioni di disoccupati di lunga durata, più del 60% sia in cerca di tornare al lavoro da più di due anni. Ogni anno, inoltre, una persona su cinque si scoraggia ed entra a far parte ufficialmente della popolazione inattiva: non cerca più lavoro. La proposta di raccomandazione "prevede che tutte le persone in cerca di lavoro, disoccupate da più di 12 mesi, sono oggetto di un esame individuale e di un accordo di integrazione nel posto di lavoro che offre loro un piano concreto e personalizzato per tornare al lavoro prima di raggiungere i 18 mesi di disoccupazione".
L'obiettivo di Bruxelles è potenziare i servizi per i disoccupati, in tre fasi: "Incoraggia l’iscrizione dei disoccupati di lunga durata presso un servizio di collocamento; fornisce a ciascun disoccupato di lunga durata iscritto una valutazione individuale approfondita per identificarne esigenze e potenzialità entro e non oltre i primi 18 mesi di disoccupazione; offre un accordo di integrazione nel posto di lavoro a tutti i disoccupati di lunga durata iscritti entro e non oltre i primi 18 mesi di disoccupazione .Tale accordo di reinserimento nel posto di lavoro consisterà in un piano, tagliato su misura, per ridare lavoro ai disoccupati di lunga durata. A seconda dei servizi esistenti nei vari Stati membri, esso può riguardare: tutoraggio, aiuto nella ricerca di lavoro, corsi di istruzione e formazione permanente nonché aiuti per l’alloggio e per servizi nel campo dei trasporti, dell’infanzia, dell’assistenza sanitaria o del riadattamento. L’accordo dovrebbe essere offerto e posto in atto attraverso un punto di contatto unico per assicurare la continuità e la coerenza del sostegno. Esso dovrebbe anche delineare in modo chiaro i diritti e le responsabilità sia dei disoccupati che delle organizzazioni che erogano un sostegno".
Il Fondo sociale europeo è il bacino destinato a erogare le risorse per attuare le raccomandazioni e la proposta "sollecita inoltre il coinvolgimento attivo dei datori
rassegna stampa: la repubblica 17 settembre 2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/09/17/news/disoccupazione_lunga_durata_commissione_ue-123077850/