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giovedì 11 febbraio 2016

Peggiora il Misery Index di Confcommercio, cresce il disagio sociale

Confcommercio traccia gli effetti dell'aumento della disoccupazione, mentre l'inflazione è rimasta stagnante. Segnali dell'incapacità della ripresa economica italiana di rafforzarsi

 

 

MILANO - La ripresa economica non si rafforza e la stentata ripartenza italiana si ripercuote anche sulla vita quotidiana dei cittadini. Ne è testimonianza la risalita del Misery Index di Confcommercio, relativo al mese di dicembre: l'indicatore sale a 19,2 punti, in aumento di due decimi di punto. Si tratta dell'indice del "disagio sociale", che contempera la situazione relativa alla disoccupazione e quella dell'inflazione nel tracciare un quadro sullo stato di salute dell'Italia. A differenza dell'indice tradizionale, nel quale entrambe le voci hanno peso uguale, nel caso di Confcommercio l'inflazione vale un po' meno nel conteggio complessivo.

La risalita del disagio di dicembre, spiega l'associazione, si inserisce in un contesto in cui la ripresa dell'economia stenta ad assumere ritmi di sviluppo sostenuti. Le dinamiche registrate negli ultimi mesi dall'indice e dalle sue componenti indicano, dopo il calo rilevato nei mesi estivi, una stabilizzazione, in linea con un andamento del mercato del lavoro che, seppure in miglioramento nell'arco del 2015, non è stato in grado di garantire un significativo e continuo aumento dei livelli occupazionali e un ridimensionamento della disoccupazione estesa, soprattutto di quella parte riconducibile agli scoraggiati.

A dicembre, ricorda Confcommercio, "il tasso di disoccupazione ufficiale si è attestato all'11,4%, valore analogo a quello rilevato a novembre, in riduzione di un punto percentuale su base annua. Il numero di disoccupati è aumentato di 18mila unità sul mese precedente e si è ridotto di 254mila unità rispetto a dicembre del 2014. Il numero di occupati è diminuito di 21mila unità rispetto al mese precedente e aumentato di 109mila nei confronti dello stesso mese del 2014". I dati positivi visti sul fronte della Cassa integrazione (-52,3% sul 2014 delle ore autorizzate), possono esser stati influenzati, come nel mese precedente, dal "blocco autorizzativo sostanzialmente disposto dall'Inps e finalizzato all'allineamento delle procedure alle disposizioni normative" sugli ammortizzatori sociali. "Sulla base di questa stima si è calcolato che le ore di Cig utilizzate siano diminuite di 8mila unità su base mensile e di 79mila unità su base annua. Anche a dicembre il numero di scoraggiti è stimato in contenuto aumento. Il combinarsi dell'aumento dei disoccupati ufficiali e degli scoraggiati con una diminuzione del numero di persone in CIG ha comportato un modesto incremento del tasso di disoccupazione esteso salito al 15,2%".

Poche variazioni, invece, sul fronte dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d'acquisto sono rimasti invariati (-0,1% a novembre ed ottobre).

rassegna stampa: la repubblica 9 febbraio 2016

http://www.repubblica.it/economia/rapporti/osserva-italia/mercati/2016/02/09/news/peggiora_il_misery_index_di_confcommercio_cresce_il_disagio_sociale-133025916/