Incarico all'università di Siena per calcolare anche rischi ESG
Lo ha annunciato un manager della banca, in occasione di un convegno sul tema del merito di credito e Csr organizzato da Ediva. Il cui presidente Vernocchi chiede di inserire nei rating anche elementi aggiuntivi che premino le politiche di responsabilità aziendale.
Banca Mps ha affidato un incarico all’Università di Siena per definire i rischi di controparte che tengano conto anche degli elementi propri della Csr al fine di integrare gli attuali rating. Ad annunciare l’iniziativa è stato il
responsabile Servizio Rating della banca senese, riconoscendo che gli
attuali rating hanno limiti, e che sia necessario adeguarli e renderli
più realistici. Il manager ha parlato in occasione della tavola rotonda
“Rating di merito creditizio e Csr: idee e proposte per un accesso al
credito solidale ed affidabile”, organizzata il 29 gennaio a Firenze da
Ediva (Etica dignità e valori).
La tavola rotonda si è aperta con l’interrogativo posto dal presidente di Ediva Gianni Vernocchi:
è possibile che, per poter concedere il credito, le banche utilizzino
esclusivamente come valutazione del merito creditizio, con i suoi
relativi rating discriminanti, solo gli aspetti economici e finanziari?
Poiché questi ultimi non hanno funzionato, il suggerimento è quello di
«inserire elementi aggiuntivi di valutazione quali l’incremento
dell’occupazione, la tutela ambientale, il pagare le tasse, il porre
l’attenzione concreta ai vari stakeholders e premiare quelle aziende che
perseguono politiche virtuose di responsabilità sociale d’impresa».
Al convegno, Federica Ielasi, del Dipartimento di Scienze per
l’economia e l’impresa dell’Università di Firenze, ha sostenuto che è
possibile costruire rating di merito creditizio che premino l’impresa ad alto impatto sociale e valoriale,
basta che si possa tenere conto degli elementi che non siano unicamente
dati economici e finanziari. Ielasi, a sostegno della tesi, ha
sottolineato come esista un vantaggio competitivo reale quando c’è
correlazione tra risultati finanziari e fattori Esg (environmental,
social, governance), facendo riferimento a uno studio di Harvard School.
La ricerca ha comparato, su un periodo di 18 anni, 90 aziende ad alta
attenzione sociale e 90 aziende a bassa attenzione sociale, e ha
rilevato come le 90 aziende ad alta attenzione sociale abbiano riscontrato un vantaggio competitivo rispetto alle altre.
Giuseppina De Lorenzo, dell’Assessorato Attività produttive, credito e
lavoro della Regione Toscana, è intervenuta ricordando l’impegno
regionale a sviluppare e sostenere azioni di microcredito, facilitando
piani di rientro e finanziando anche la liquidità. Ha evidenziato che il basso livello attuale di sofferenze registrato sta a dimostrare come l’accesso al credito debba risentire di azioni correlate con la responsabilità sociale d’impresa.
da Eticanews 8 febbraio 2016
http://www.eticanews.it/csr/mps-cerca-rating-creditizio-targato-csr/
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