Il presidente Tononi offre i 500mila euro della retribuzione al fondo
Mpsolidale, per pagare 6mila giornate di permessi straordinari. L'ad
Viola dona 250mila euro
di Andrea Greco
MILANO - I vertici di Mps
compiono un gesto di attenzione nei confronti dei dipendenti della
banca. Subito dopo l'intesa sull'integrativo interno, il presidente
Massimo Tononi ha deciso di devolvere tutti i 500mila euro della sua
retribuzione annuale al fondo Mpsolidale, uno strumento grazie al quale i
dipendenti potranno fruire di permessi retribuiti straordinari per le
loro esigenze. L'amministratore delegato Fabrizio Viola, invece, lascerà
250mila euro del suo complessivo compenso al fondo (nel 2014 Viola ha
percepito dall'istituto 1,3 milioni di euro). Grazie al beau geste dei
due banchieri il fondo interno potrà creare un monte di 6mila giornate
lavorative a disposizione dei circa 25mila dipendenti.
"La decisione è un atto di responsabilità, soprattutto in una fase così
difficile della banca, in cui i dipendenti hanno dato, ancora una volta,
un contributo concreto al sostegno dell'azienda - ha detto Giulio
Romani, segretario generale di First Cisl - Gli accordi aziendali
siglati hanno sempre evidenziato un sistema di relazioni industriali che
ha saputo valorizzare il senso di appartenenza dei lavoratori alla
banca, puntando anche su strumenti di mutualità interna tra i più
avanzati del settore. Nessuna prospettiva sarebbe garantita all'azienda
se non potesse contare su uno straordinario attaccamento dei propri
dipendenti. Ci auguriamo che questo sia un esempio per tutti i top
manager delle banche, sul quale costruire un modello retributivo
responsabile".
Già il predecessore di Tononi, Alessandro Profumo, che si era insediato
nel 2012 a Siena, aveva deciso di lasciare alla banca la gran parte
delle sue retribuzioni nel triennio. Profumo aveva intascato 38 milioni
di euro di buonuscita dopo un decennio alla guida operativa di
Unicredit.
Anche se Mps ha tagliato di molto i costi operativi (circa di un quarto
nella gestione di Viola) ha cercato di tenere desta l'attenzione per i
lavoratori della banca, messi alla prova da anni di profonda crisi
interna. Due settimane fa è stato siglato il nuovo accordo integrativo.
"L'accordo rappresenta un importante traguardo per l'azienda e per i
dipendenti poiché rinnova la contrattazione di secondo livello,
arricchendola con importanti misure che rafforzano l'equità sociale in
un'ottica redistributiva e solidale - ha detto Ilaria Dalla Riva,
responsabile direzione risorse umane della banca -. L'accordo, inoltre,
disciplina l'assetto della retribuzione variabile con l'introduzione del
nuovo premio variabile di risultato, legato al raggiungimento degli
obiettivi di rafforzamento di piano industriale in termini
patrimoniali, di liquidità e di redditività e articolato su più quote
per premiare i risultati e valorizzare le performance distintive, con
un'attenzione a modalità di erogazione tipiche del welfare".
rassegna stampa: la Repubblica, 8 febbraio 2016
http://www.repubblica.it/economia/2016/02/08/news/i_vertici_mps_devolvono_parte_dello_stipendio_ai_dipendenti-132973180/
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UN LABORATORIO DI PENSIERO E RIFLESSIONE FATTO DAI LAVORATORI:
il diario della crisi
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