In Europa solo la Grecia fa peggio dell'Italia, mentre nella Ue a 28 la
media di laureati con un impiego dopo 36 mesi è pari all'80,5%.
Situazione ancora peggiore tra i diplomati
MILANO - La laurea non
basta. Almeno in Italia dove solo poco più di metà dei laureati (52,9%)
risulta occupato entro tre anni dal conseguimento del titolo di studio.
In tutta l'Unione europea solo la Grecia fa peggio, mentre secondo le
statistiche Eurostat la media dell'Ue a 28 nel 2014 è dell'80,5%. Per i
diplomati la situazione è peggiore con solo il 30,5% che risulta
occupato a 3 anni dal titolo (40,2% nei diplomi professionali).
Nel complesso le persone tra i 20 e i 34 anni uscite dal percorso
formativo occupate in Italia nel 2014 erano appena il 45% contro il 76%
medio in Europa, indietro quindi di oltre trenta punti rispetto l'Ue a
28. In particolare il dato complessivo è lontano da quello tedesco (90%)
e britannico (83,2%) ma anche da quello francese (75,2%).
L'Italia è in ritardo sia sull'occupazione dei diplomati (per i diplomi
non professionali si registra appena il 30,5% di occupati a tre anni dal
titolo contro il 59,8% medio Ue e il 67% della Germania) che su quella
dei laureati. Per l'educazione terziaria (dalla laurea breve al
dottorato) l'Italia si situa sempre al penultimo posto dopo la Grecia
con il 52,9% (93,1% la Germania).
Per l'Italia si è registrato un crollo per la percentuali di occupazione
dopo il titolo con la crisi economica e la stretta sull'accesso alla
pensione che ha tenuto al lavoro la fascia di età più anziana. In
particolare tra il 2008 e il 2014 la media di giovani occupati a tre
anni dal titolo nell'Unione europea è scesa di otto punti, dall'82% al
76% mentre in Italia è crollata di oltre venti punti dal 65,2% al 45%.
Nello stesso periodo in Germania la percentuale è cresciuta dall'86,5%
al 90% mentre in Francia è passata dall'83,1% al 75,2%. Nel Regno Unito
la percentuale è rimasta stabile passando dall'83,6% all'83,2%.
In genere i tassi di occupazione dei laureati sono superiori a quelli
dei diplomati (questi ultimi risentono del tipo di diploma con
un'occupabilità più alta per i titoli professionali) ma l'Italia è
all'ultimo posto in graduatoria nella percentuale di giovani laureati.
Secondo le statistiche Eurostat riferite al 2014 sui giovani nella
fascia tra i 30 e i 34 anni gli italiani hanno la maglia nera per
l'educazione
terziaria con appena il 23,9% di laureati a fronte del 37,9% della
media Ue. Il dato è migliorato rispetto al 19,2% del 2008 ma meno di
quanto abbiano fatto in media gli altri paesi Ue (la percentuale era al
31,2% nel 2008 ed è quindi cresciuta di oltre sei punti).
rassegna stampa: la repubblica, 6 gennaio 2016
http://www.repubblica.it/economia/2016/01/06/news/la_laurea_non_basta_solo_uno_su_due_lavora_dopo_tre_anni-130702271/?ref=HREC1-8
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il diario della crisi
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