Secondo uno studio della rivista Lancet e del sociologo svizzero Nordt un quinto di coloro che si tolgono la vita lo fa per problemi economici e di disoccupazione. In Italia 900 casi: "Non è una media elevata"
di FRANCO ZANTONELLI
LUGANO - Dati agghiaccianti. Arrivano da uno studio della prestigiosa rivista scientifica americana Lancet
e riguardano i suicidi dovuti alla perdita del lavoro. La ricerca è
stata effettuata in collaborazione con il sociologo svizzero Carl Nordt,
del Dipartimento di Psichiatria dell'Università di Zurigo. "Stiamo
parlando di 45 mila morti all'anno, un quinto del totale di tutti coloro
che si sono tolti la vita, stando a quanto abbiamo potuto appurare,
tenendo sotto controllo 63 Paesi, tra il 2000 e il 2011", spiega a Repubblica.it il dottor Nordt. Di questi 45 mila quanti sono italiani? "Circa 900, ovvero 1,7 casi per 100 mila abitanti".
La
possiamo considerare una percentuale elevata? "No, se pensiamo che, ad
esempio, la Lituania, con una popolazione di poco inferiore ai 3 milioni
di abitanti, ha dovuto registrare 224 suicidi provocati dalla
disoccupazione, quindi in percentuale quasi 10 volte più dell'Italia".
Va detto, al riguardo, che nel 2010 la Lituania, a causa dei
contraccolpi della crisi finanziaria, si è ritrovata con un tasso di
disoccupazione del 17,9 per cento. E, visto che abbiamo accennato alla
crisi, chiediamo al dottor Nordt se, nel lavoro portato avanti con Lancet,
abbia notato degli sbalzi, nei periodi più duri della recessione. "In
realtà la situazione è risultata essere sempre piuttosto stabile, con
solo lievi oscillazioni", afferma l'esperto dell'Università di Zurigo.
Va detto, tuttavia, che una buona fetta della popolazione mondiale è rimasta fuori dallo studio di Lancet. India e Cina in particolare, non sono state prese in considerazione. In realtà Lancet
ha preferito focalizzarsi sui cosidetti paesi sviluppati.
Sostanzialmente sono stati esaminati i dati americani, sia del sud che
del nord, quelli europei, come pure le indicazioni provenienti
da alcune nazioni dell'Asia e dell'Oceania. La prossima volta si può
auspicare che un maggior numero di Paesi venga esaminato, visto che,
ogni anno, si stimano, nel pianeta, un milione di suicidi, contro i 225
mila di cui si è occupato il lavoro di Lancet e del dottor Nordt.
rassegna stampa: Repubblica 11.02.2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/02/11/news/suicidi_disoccupazione-107050515/?ref=HRLV-4
@GORA' :
@GORA' :
UN LABORATORIO DI PENSIERO E RIFLESSIONE FATTO DAI LAVORATORI:
il diario della crisi
Post più popolari
-
Siena, Ambrogio Lorenzetti: il buon governo La democrazia economica è un piccolo passo per un singolo lavoratore ma un grande balzo per ...
-
La banca senese ha ceduto un pacchetto di 18mila posizioni non garantite, che già da prima del 2009 sono ...
-
L'intervento dopo accertamenti della procura di Milano. L'istituto Banca prende atto e stima impatto negativo su 2015 per 130 milio...