
Complessivamente l'anno scorso hanno chiuso i battenti 104mila aziende (-3,5% rispetto al picco toccato nel 2013), tra fallimenti, procedure concorsuali non fallimentari e liquidazioni volontarie, e sono stati persi 175mila posti di lavoro (-0,5%). Nel solo quarto trimestre dello scorso anno sono state dichiarate fallite 4.479 aziende (+7% annuo), il massimo osservato in un singolo trimestre dall'inizio della serie storica nel 2001. Dall'inizio della crisi nel 2008 le aziende fallite sono state oltre 82mila e i posti persi un milione.
Sono, invece, incoraggianti i dati 2014 sulle procedure concorsuali non fallimentari, scese del 16,4% rispetto al 2013 a quota 2.784. Contrazione dovuta soprattutto al netto calo dei concordati preventivi, scesi del 20%. Nel 2014, inoltre, sono diminuite le liquidazioni volontarie per la prima volta da quattro anni: la discesa è del 5,3% a 86mila.
"L'anno da poco concluso presenta, accanto ad aspetti negativi, anche elementi incoraggianti - ha commentato Gianandrea De Bernardis, amministratore delegato Cerved - la crescita record dei fallimenti del 2014 e le conseguenze sull'occupazione riflettono l'onda lunga della crisi, dovuta a più di sei anni di recessione e debolezza economica. D'altra parte - ha aggiunto - il calo delle liquidazioni volontarie è il termometro di un ritorno di fiducia da parte degli imprenditori che fa ben sperare per i trimestri a venire".
rassegna stampa: la Repubblica 16.2.2015
http://www.repubblica.it/economia/2015/02/16/news/fallite_15mila_imprese_in_un_anno_dal_2008_perso_un_milione_di_occupati-107462293/?ref=HREC1-13