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mercoledì 23 luglio 2014

risparmio e dipendenti le chiavi della "ripresa economica"

Pubblicati i dati del VI Rapporto sull'impegno sociale delle imprese in Italia: la responsabilità sociale prosegue il cammino di contaminazione del tessuto imprenditoriale passando dal 64% di sociatà del 2011 al 73% del 2014

A leggere il VI Rapporto nazionale sull'Impegno sociale delle imprese, pubblicato a giugno dall'Osservatorio Socialis e condotto dall'Istituto demoscopico Ixè, c'è da chiedersi se sono cambiate le policy aziendali di responsabilità sociale in Italia. Perché al centro dell'attenzione dei manager e delle loro direttive di Corporate Social Responsibility ci sono infatti i consumi, la gestione delle risorse, il corretto utilizzo dell'energia. La quotidianità delle nostre aziende è cambiata e questo è uno dei portati irreversibili della crisi economica.

Fino al 2011,
anno del rapporto precedente, in azienda l'intento di essere "etici", o "socialmente responsabili", si traduceva principalmente nell'organizzazione di donazioni umanitarie. Eventi simbolici, utili certo, quanto però anche episodici, sconnessi da una strategia di largo respiro. A due anni di distanza, molto è cambiato e niente è più affidato all'estemporaneità..... Nuove strategie di responsabilità sociale quindi, che rispondono a nuove ambizioni identitarie delle aziende: secondo il rapporto, la spinta motivazionale più forte nelle nuove strategie di responsabilità sociale d'impresa è la "reputazione" dell'azienda; solo in seconda battuta ci sono aspettative dichiarate sul business e sul clima interno. L'elemento del personale dipendente fornisce un'altra importante chiave di lettura dei dati del VI Rapporto: la centralità dei lavoratori.

E' a loro che l'azienda chiede aiuto per rendere migliore l'impatto delle proprie attività tanto sull'ambiente circostante quanto sulla collettività nel suo complesso. E sono soprattutto i lavoratori, secondo il rapporto, i primi a beneficiare del giro di vite in favore del rispetto dell'ambiente. Nonostante la spiccata motivazione verso il rafforzamento della corporate reputation, il primo vantaggio realmente riconosciuto dalle imprese che hanno attuato una strategia di Corporate Social Responsibility consiste infatti nel miglioramento del clima interno e nel coinvolgimento dei dipendenti. A pensarla così è il 46% delle aziende, mentre solo il 36% registra invece il verificarsi dell'effettivo ritorno reputazionale prospettato all'inizio..."