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mercoledì 30 luglio 2014

Maxi stipendi, “buste paga dei manager non dipendono dai risultati aziendali”

Secondo Businessweek, il 99% della "retribuzione esorbitante" degli amministratori delegati "non ha niente a che vedere" con il fatturato e l'andamento del titolo in Borsa, che spiega solo l'1% della busta paga

Maxi stipendi, “buste paga dei manager non dipendono dai risultati aziendali”

Perché gli amministratori delegati prendono stipendi esorbitanti? La rivista americana Businessweek, in un articolo dal titolo “The Pay-per-Performance Myth”, il mito della paga in base al risultato, indaga sulle ragioni che spingono le grandi aziende a pagare cifre altissime ai loro top manager. La risposta più frequente, secondo il giornale pubblicato da Bloomberg, è che “la busta paga è legata ai risultati aziendali”. “Ma i dati confermano questa affermazione?”, si interroga l’articolo.
Per rispondere, Businessweek riprende uno studio condotto dal gruppo californiano Equilar, che periodicamente pubblica i dati sui compensi, in merito alla relazione tra ricavi, profitti, redditività delle azioni e retribuzione degli amministratori delegati di duecento grandi aziende statunitensi. Ebbene, secondo lo studio la correlazione tra l’andamento del titolo in Borsa e la retribuzione è bassissima: solo l’1%. Se si prendono in considerazione, poi, gli altri indici di risultato, come i ricavi e la redditività, l’incidenza della performance è ancora più esigua e si avvicina allo zero. Insomma: il 99% delle maxi buste paga “non ha niente a che vedere con la performance dell’azienda”, recita l’articolo. Che conclude notando che se i risultati fossero un elemento determinante dello stipendio le percentuali sarebbero diverse. Solo in quel caso la ‘Pay-per-Performance’ non sarebbe, effettivamente un ‘mito’.