Oggi le richieste di accesso alla nuova serie di aste agevolate per
sostenere il credito all'economia reale. Gli analisti si aspettano una
domanda intorno a 50 miliardi, al netto dei 370 miliardi di
finanziamenti precedenti da rimborsare. Saranno quattro operazioni e
prevedono tassi negativi per le banche più "virtuose", che accrescono
maggiormente i prestiti.
MILANO - Mario Draghi ha
blandito i banchieri con l'offerta di denaro in prestito non solo a
costo zero, ma finanche a interesse negativo: la Bce è pronta a pagare
le istituzioni finanziare europee per prestar loro dei soldi, purché
finiscano veicolati all'economia reale. Ora bisogna capire se queste
lusinghe hanno fatto breccia nel cuore degli alti dirigenti di banca.
Non sarà facile, infatti, vincere quella massa di eccesso di liquidità
che è già presente nel sistema (circa 870 miliardi di euro) e che costa cara,
visto che la stessa Bce ha imposto una tassa implicita sui denari
lasciati parcheggiati presso i c/c di Francoforte, introducendo tassi
sui depositi negativi.
Oggi le banche possono inoltrare alla Bce le richieste per accedere alle
nuove aste di finanziamento "targeted", ovvero mirato all'erogazione di
prestiti alle imprese. Si tratta del secondo programma di Tltro, un
esperimento già condotto nei mesi passati dalla Banca centrale e ora
portato ancora un passo più in là: la novità annunciata insieme al
rilancio del Quantitative easing (esteso anche alle
obbligazioni corporate) riguarda proprio il fatto che il tasso al quale
le banche prenderanno a prestito i soldi parte a zero, ma può alla fine
diventare negativo. In sostanza, le aste prevedono che il tasso di base
sia pari al tasso principale della Bce (che è ora a zero). Ma può
scendere fino al livello del tasso sui depositi (ora -0,4%) se le banche
faranno crescere il valore dei prestiti legati a questa operazione del
2,5% entro la fine di gennaio 2018: chi presta di più spunta condizioni
migliorative. Inoltre, si allunga la scadenza dei prestiti che sono ora
di quattro anni.
Venerdì ci saranno i responsi di questa operazione, che però è solo la
prima di quattro aste. Anche per questa ragione sarà difficile valutarne
l'efficacia. Ma già qualche conclusione si potrà trarre. Nel precedente
giro di aste Tltro le banche hanno prelevato 426 miliardi di euro a un
tasso basso, ma non ancora azzerato. Per Draghi fu un'operazione
"abbastanza di successo". Ora, secondo un recente report firmato da Luca
Cazzulani di Unicredit, le banche potrebbero richiedere un ammontare
lordo di 400-450 miliardi di euro. Bisogna considerare, ricorda il
responsabile della strategia sul reddito fisso della banca italiana, che
si aspettano rimborsi delle precedenti aste Tltro per 370 miliardi e
quindi le banche dovrebbero rimpiazzare quelle linee di finanziamento
con queste nuove, che hanno condizioni migliori. Secondo le stime di Bloomberg,
la media degli economisti interpellati indica un prelievo netto (quindi
al netto dei rimborsi e rifinanziamenti) di 50 miliardi di euro. Non
distante, dunque, dal valore indicato da Unicredit.
rassegna stampa: la repubblica, 22.06.2016 - di Raffaele Ricciardi -
http://www.repubblica.it/economia/2016/06/22/news/bce_le_banche_in_fila_per_ricevere_il_denaro_a_costo_zero_o_anche_meno_-142482136/
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