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UN LABORATORIO DI PENSIERO E RIFLESSIONE FATTO DAI LAVORATORI:
il diario della crisi

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martedì 30 settembre 2014

Credit crunch, Confesercenti: in tre anni persi 103 miliardi di euro di prestiti alle imprese

Il credit crunch è tutt’altro che terminato. Ad agosto lo stock di prestiti alle imprese – comprensivi delle sofferenze – si è fermato a quota 913 miliardi: ben 103 miliardi di euro di prestiti in meno rispetto al novembre 2011, con un crollo complessivo del 10,2%”. A lanciare l’allarme è Massimo Vivoli, vice presidente vicario di Confesercenti e presidente di Italia Comfidi,dopo l'intervento a Montecitorio del governatore di Bankitalia, Ignazio Visco. Quest’ultimo ha ricordato come “il credito all`economia continua a contrarsi in più paesi, tra cui l`Italia e la dispersione delle condizioni di costo è ancora significativa”.
“Grazie all’intervento della Bce negli ultimi mesi – spiega Vivoli – abbiamo assistito a un lento miglioramento della dinamica dei prestiti alle imprese, che però sono rimasti sempre in territorio negativo: il dato di agosto mostra ancora una diminuzione dell’1,3% rispetto all’anno precedente. A soffrire di più, come sempre, sono le imprese più piccole: quelle con meno di cinque addetti, sempre nel mese di agosto, mostrano una flessione del 2,3%, quasi il doppio di quella registrata dalle imprese maggiori (-1,2%)”. “E’ difficile parlare di ripresa in questo scenario – prosegue - Per questo chiediamo che il Governo intervenga con sollecitudine percorrendo la strada indicata con lungimiranza e chiarezza da Draghi e Bce, spingendo le banche a creare le condizioni per agevolare l’accesso al credito di imprese e famiglie e far ripartire, in questo modo, l’economia italiana”.

rassegna stampa: Finanza.com 30.09.14

giovedì 25 settembre 2014

Save Children, 4 milioni i minori poveri in Italia

Sono 1,4 milioni in povertà assoluta. Dal 2012 al 2013 sono aumentati di 400 mila unità (+34%).


La crescita della povertà assoluta è stata più marcata nel Mezzogiorno (+5,2 punti percentuali, passata dal 13,9 al 19,1, pari al 37% in più), ma non ha risparmiato le regioni del Nord (+2,9 punti percentuali, dall'8,3 all'11,2%, pari al 35% in più) e del Centro Italia (+2 punti percentuali, dall'8,2 al 10,2%, pari ad un aumento del 24%).

Anche la povertà relativa è in aumento, arrivando a quasi 2 milioni 400 mila minori, il 23% del totale e con un aumento significativo di 300 mila unità in un solo anno, dal 2012 al 2013 (+2,7 punti percentuali, passando dal 20,3 al 23%, con un incremento dell'13%). Se al Nord e Centro la percentuale di bambini ed adolescenti in povertà relativa è di poco inferiore al 15% (13,6% e 14,7% rispettivamente), al Sud raggiunge quasi il 40%. Tutte le regioni del Sud hanno infatti percentuali di povertà relativa al di sopra della media nazionale, con punte massime in Sicilia e Calabria dove circa la metà dei bambini ed adolescenti sotto i 18 vive in povertà relativa.

rassegna stampa: Repubblica 22.09.14 

 

martedì 23 settembre 2014

Tornano a correre i fallimenti: +14% nel secondo trimestre 2014


Tornano a correre i fallimenti: +14% nel secondo trimestre 2014

MILANO - Prosegue la corsa dei fallimenti aziendali: nel secondo trimestre dell'anno sono stati 4.241, in aumento del 14,3% rispetto allo stesso periodo del 2013. Sono i numeri che emrgono dalla banca dati del Cerved, secondo quanto spiega l'agenzia Ansa: nell'intero primo semestre i default hanno raggiunto quota 8.120 (+10,5%), record assoluto dall'inizio della serie storica risalente al 2001. D'altra parte, dopo un inizio anno che lasciava presagire finalmente l'uscita dalla recessione, con la primavera e quindi l'estate tutti i dati economici hanno mostrato il persistere della crisi: dal fatturato e gli ordini dell'industria, al Pil, passando per l'occupazione, tutto dice che la strada per la ripresa non è neppure imboccata.

L'analisi condotta dal Cerved, società quotata specializzata nell'analisi del rischio di credito, mostra come i fallimenti riguardano indistintamente tutta la Penisola: i tassi di crescita sono ovunque a doppia cifra ad eccezione del Nord Est, in cui si registra un incremento del 5,5%, il livello più basso di tutto il territorio. In crescita del 14% rispetto al primo semestre 2013 sono invece i fallimenti nel Mezzogiorno e nelle Isole, del 10,7% nel Nord Ovest e del 10,4% nel Centro.

I recenti correttivi legislativi hanno fatto crollare le domande di concordato in bianco (-52%) e diminuire i concordati comprensivi di piano (-12,3%). In riduzione anche le liquidazioni che, con un calo del 10,3% tra gennaio e giugno, segnano un'inversione di tendenza a livello semestrale dopo un lungo periodo di incremento.

"Stiamo vivendo - commenta Gianandrea De Bernardis, amministratore delegato di Cerved - una fase molto delicata per il sistema delle Pmi italiane: la nuova recessione sta spingendo fuori dal mercato anche imprese che avevano superato con successo la prima fase della crisi e che stanno pagando il conto sia al credit crunch sia a una domanda da troppo tempo stagnante".


L'analisi del Cerved: "Anche le aziende che avevano superato la prima fase di crisi ora stanno chiudendo per la stretta al credito e la domanda troppo bassa". Giù le saracinesche in tutta la Penisola. Nel primo semestre i default hanno segnato il +10,5% sul 2013, oltre quota 8mila: record assoluto

 

rassegna stampa : La Repubblica (23 settembre 2014)

sabato 20 settembre 2014

L'allarme Codacons: dal 2007 persi 80 miliardi di consumi

L'allarme Codacons: dal 2007 persi 80 miliardi di consumiL'allarme Codacons: dal 2007 persi 80 miliardi di consumi Crolla la spesa degli italiani: gli acquisti sono calati di 3.300 euro annui a famiglia. Tra i settori più colpiti l'alimentare. Nello stesso periodo la disoccupazione è raddoppiata e il Paese si prepara a chiudere il terzo anno consecutivo in recessione. Censis: "Paura del futuro abbatte spesa e investimenti. Uno su tre teme di diventare povero" Lo leggo dopo L'allarme Codacons: dal 2007 persi 80 miliardi di consumi TAG consumi, crisi, recessione, Codacons MILANO - I consumi in Italia hanno fatto registrare un calo drammatico dal periodo pre-crisi ad oggi. Lo denuncia il Codacons secondo cui dal 2007 la spesa degli italiani è crollata di 80 miliardi, quasi il 5,3% del Pil. L'associazione dei consumatori sottolinea come ogni famiglia abbia ridotto, in sette anni, gli acquisto di oltre 3.300 euro l'anno con una contrazione pari a più di 1.300 euro procapite, neonati compresi. E d'altra parte l'Italia si appresta a chiudere il terzo anno consecutivo in recessione rassegna stampa,  Repubblica 19.09.14  

mercoledì 17 settembre 2014

Credito, ancora giù i prestiti alle famiglie. Sofferenze record per le banche italiane

I prestiti delle banche a imprese e famiglie italiane ad agosto hanno registrato un nuovo calo, il ventottesimo consecutivo, con una contrazione annua dell'1,09%. Il dato di agosto è una stima dell'Abi che nel rapporto mensile guarda al bicchiere mezzo pieno: la flessione di agosto e' piu' lieve e un calo cosi' contenuto non si registrava da luglio 2012. Il complesso dei finanziamenti in agosto registra un -2,3% annuo, in frenata da luglio (-2,5% annuo). I prestiti a famiglie e imprese, comunque, dal periodo pre crisi (fine 2007) sono cresciuti, nota l'Abi, da 1.279 a 1.418 miliardi.


Il mese scorso, aggiunge l'associazione bancaria, l'ammontare dei prestiti erogati dalle banche e' stato di 1.818 miliardi, «nettamente superiore all'ammontare della raccolta da clientela, 1.708 miliardi». Dalla fine del 2007, prima dell'inizio della crisi, a oggi «i prestiti all'economia sono passati da 1.673 a 1.818 miliardi, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.418 miliardi».
Toccano intanto un nuovo primato negativo i crediti in sofferenza delle banche italiane. A luglio le sofferenze lorde sono risultate pari a 172,3 miliardi con un incremento annuo del 23%. In rapporto agli impieghi, si legge nel rapporto mensile dell'Abi, hanno raggiunto il 9%, il livello piu' alto dall'ottobre del 1998. Prima della crisi (fine 2007) il rapporto era al 2,8 per cento. Anche le sofferenze nette sono in aumento a luglio: a 78,2 miliardi (77miliardi a giugno). Il rapporto sofferenze/impieghi per le imprese sale al 14,8% (3,6% pre crisi).
Per le imprese italiane i tassi sono in calo. Secondo le stime dell'Abi, in agosto il tasso medio sui nuovi finanziamenti e' sceso al 2,89% dal 3,09% di luglio e rappresenta il livello piu' basso dal marzo del 2011. Il rapporto mensile dell'associazione di palazzo Altieri mette poi in evidenza un calo anche per il tasso medio sui nuovi mutui casa alle famiglie al 3,19% dal 3,23% di luglio. Il tasso medio sul totale dei prestiti e' risultato pari al 3,77% (3,81% il mese precedente).

rassegna stampa : Il Sole24ore del 16.09.14

martedì 9 settembre 2014

Giù i prestiti delle banche: a luglio peggiorano a -2,6%

I prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,8 per cento sui dodici mesi come nel mese precedente; quelli alle società non finanziarie sono diminuiti del 3,9 per cento. Sale la raccolta, sofferenze in crescita stabile. Mutui: boom del 29% tra gennaio e luglio

Giù i prestiti delle banche: a luglio peggiorano a -2,6% Sale la quota di denari che le banche riescono a raccogliere, mentre scende ancora quella che prestano alle famiglie e soprattutto alle aziende. Il tutto in attesa delle aste di liquidità decise da Mario Draghi, che con la Bce dovrebbe ridare fiato all'economia reale per mezzo delle banche stesse. Ecco le principali voci dei bilanci bancari nell'indagine periodica di Bankitalia...


...Prestiti.  I prestiti al settore privato, corretti per tener conto delle cartolarizzazioni e degli altri crediti ceduti e cancellati dai bilanci bancari, hanno registrato una contrazione su base annua del 2,6 per cento (-2,3 per cento a giugno). I prestiti alle famiglie sono scesi dello 0,8 per cento sui dodici mesi come nel mese precedente; quelli alle società non finanziarie sono diminuiti, sempre su base annua, del 3,9 per cento (-3,1 per cento a giugno).

... Quanto ai mutui casa, altri dati provenienti dall'Abi mostrano che tra gennaio e luglio l'ammontare delle erogazioni di nuovi mutui è stato pari a 14,6 miliardi di euro rispetto agli 11,4 miliardi dello stesso periodo del 2013. Lo ha comunicato l'abi spiegando che l'incremento, su base annua è quindi del 29,2%. Se si considera l'intero mercato, sulla base dei dati Banca d'Italia, il tasso annuo di crescita sfiora il 16%. I dati relativi ai primi sette mesi del 2014 confermano, dunque, la ripresa del mercato dei finanziamenti per l'acquisto delle abitazioni. L'ammontare delle nuove erogazioni di mutui nel 2014 è superiore anche al dato del 2012, quando si attestarono sui 13 miliardi di euro.


- Rassegna stampa - Repubblica -9.9.2014 

 

lunedì 8 settembre 2014

Confesercenti: "20 mld di tasse in più in tre anni"

In tre anni tra il 2009 e il 2012 le famiglie e le imprese italiane hanno "sborsato" 20 miliardi in più di imposte e tariffe. 
Confesercenti: "Nel 2014 niente ripresa, 20 mld di tasse in più in tre anni" Nei primi otto mesi dell'anno 2014 le chiusure di imprese solo per il commercio si attestano a quota 25 mila. Ma preoccupare Confesercenti sono i "6 milioni di persone che non lavorano o perché hanno perso il posto (sono circa 3 milioni) o perché sono rimasti ai margini del mercato del lavoro scoraggiati dalla situazione di crisi (altri 3 milioni)". Il rapporto mostra che il tasso di disoccupazione è previsto in calo dal 12,5% del 2014 al 12,3% del 2015. Secondo la Confesercenti sono due le priorità "pesantissime da ridurre al più presto" sono il tasso di occupazione fra le persone tra i 20 e i 64 anni di età (pari al 59,8%) e il tasso di occupazione femminile nella stessa fascia di età (49,9%) ovvero 20 venti in meno della media europea.




venerdì 5 settembre 2014

con lavoro non si gioca e chi lo toglie, toglie la dignità


 

 

Con il lavoro non si gioca! Chi per motivi di denaro e di affari, per guadagnare di più, toglie il lavoro, sappia che toglie la dignità alle persone". E' il monito che lancia Papa Francesco al termine dell'udienza generale in piazza San Pietro.

03/09/2014


"Al centro di ogni questione, anche di quella lavorativa, va sempre posta la persona e la sua dignità - ricorda il Papa, salutando in particolare gli operai delle acciaierie di Terni della Thyssenkrupp - Ancora una volta rivolgo un accorato appello affinché non prevalga la logica del profitto ma quella della solidarietà e della giustizia".